Artista/progettista/performer. Laurea in Progettazione Architettonica e Urbana conseguita presso l’Università di Architettura L. Quaroni di Roma La Sapienza. Borsa di Studio e ricerca in Sociologia Urbana presso la Facoltà di Scienze Umane e Comportamentali dell’ Universiteit van Amsterdam presso il Dipartimento di Geografia e Pianificazione del Territorio. Borsa di studio e ricerca presso Accademia di Belle Arti di Brera in Milano Master internazionale di II livello in New Media Art Design e successivo stage presso queerframe.tv piattaforma digitale per la distribuzione on demand di film a tematica lgbtq+, in Torino. Studia la danza contemporanea, contact improvvisazione e yoga seguendo un proprio percorso di ricerca coreografica e del movimento: vince il Gd’A Puglia 2012-13, premio alla giovane danza d’autore, del Teatro Pubblico Pugliese nel network nazionale AntiCorpi XL. Dal 2010 lavora per la Coop. Al.i.c.e. con diversi incarichi per la gestione del Laboratorio Urbano Officine UFO in Rutigliano (BA). Dal 2016 è tra i soci fondatori dell’ATS per la gestione di Spazio13 in Bari, creatore del progetto Città&Corpo, spazio attrezzato per la produzione performativa e le residenze artistiche. Dal 2015 co-dirige insieme a Tita Tummillo il BIG Bari International Gender film festival.
Tita Tummillo vive a Bari. Dopo una formazione teatrale, lavora per diversi anni come attrice e assistente alla regia. Successivamente approfondisce la sua pratica artistica avvicinandosi alla performance attraverso la scrittura drammaturgica e la curatela. Dal 2015 ha la co-direzione artistica del BIG Bari International Gender Festival, appuntamento annuale dedicato alle performing arts; dal 2018 ha la co-curatela della BIG Factory, spazio di produzione performativa. Nel 2022 ha collaborato con l’artista visuale Pamela Diamante per la componente performativa dell’opera "Stato di Flusso" esposta alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Dal 2022 realizza con l’artista visuale e performer Tania Hamester "Bouncers", processo performativo sulla creazione di safe space nomadi per donne* ( Der Fahrender Raum, Monaco 2022- Spazio 13, Bari 2023). Nel 2023 pubblica la silloge "Il mio senza nome" per Eretica Edizioni. Nel 2024 è dramaturg per "Lemmy B.", performance della danzatrice Nunzia Picciallo.
Antonietta Rubino è consulente editoriale, social media manager e content editor, con una spiccata propensione al problem solving. Dopo la laurea in Lettere classiche, ha conseguito un master di II livello in Conservazione e gestione dei beni archeologici e storico-artistici, durante il quale ha approfondito il tema dell’accessibilità della cultura.
Autore e attivista, dottorando in sociologia del diritto. È laureato in giurisprudenza e in scienze politiche, ama decostruire gli stereotipi pezzo dopo pezzo, e proietta questa sua passione sul mondo accademico.
Artista visiva italiana, ha esposto i suoi lavori in istituzioni pubbliche e private come Mattatoio (Roma 2023), Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano 2022) Ioseb Grishashvili Historical Museum (Tbilisi 2021), CerModern Arts Center (Ankara 2021), Kyiv History Museum (Kiev 2021), Museo GAM (Torino 2020), Padiglione di Arte Contemporanea (Milano 2020), Museo CaMusAc (Cassino 2020), Concretespace (Miami 2019) Kooshk, (Teheran 2017), MAXXI (Roma 2016) Centro de Desarollo de las Artes Visuales, (Havana, 2015). Nel 2022 ha vinto il premio Covivio, nel 2019 l'Artists Development Programme della European Investment Bank, nel 2017 il Premio Italia-Argentina del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel 2015 il Premio Nazionale delle Arti promosso dal MIUR. L’approccio metodologico di Diamante è caratterizzato da una costante analisi critica dei fenomeni che producono un’alterazione percettiva nel nostro quotidiano, presenti nel mondo naturale, antropico, nelle nuove tecnologie e nell’impatto dei flussi di informazione. Le opere si presentano come dispositivi simbolici in cui è l’impianto concettuale a determinare i linguaggi rappresentativi che l’artista tende spesso ad ibridare, pur mantenendo per ogni elemento presente nell’opera le sue referenze di senso.
Alla constante ricerca della festa dal 1992, Matteo si forma come Graphic designer tra studi personali e percorsi accademici. Con una particolare attenzione e propensione al settore artistico e culturale, la sua ricerca ed il suo lavoro si basano sulla codificazione di nuovi linguaggi comunicativi tramite un rollercoaster olistico di arti visive, interazioni storiche, connessioni sociali e approcci non convenzionali.
Filmmaker e fotografo con una lunga esperienza nel campo della produzione audiovisiva con lo pseudonimo Balto e con il duo AcquaSintetica. Come regista, direttore della fotografia e montatore ha colloborato a una vasta gamma di progetti che spaziano dal cinema indipendente ai video musicali, dalla danza contemporanea alla pubblicità e ai documentari. È sempre alla ricerca di nuovi linguaggi visivi e soluzioni creative, con l’obiettivo di offrire prospettive originali e un’estetica distintiva e riconoscibile. Per il cinema indipendente ha lavorato a: Villa Rosa, Oblio, Photogram of me, HUMANS-Loading. Videoclip musicali per: Bautista, Ernia, Renzo Rubino, A toys orchestra, Vipra, Canzoniere grecanico salentino, Hasa-Mazzotta, Leland did it, La Municipàl, Inude, Quintorigo, Iohosemprevoglia, MUNDIAL, Giò Sada… Documentari: Giardino arcaico nell’ambito del Locus Festival, Farm festival, Bosco Trullallero - Scuola all'aperto, PHOBOS, Animamudi, Out of Balance.
Giornalista e critico musicale della «Gazzetta del Mezzogiorno» dal 1999. Collabora stabilmente anche con riviste di settore (tra cui «L'Opera») e portali web dedicati al mondo culturale. Parallelamente alla musica è anche studioso e appassionato di cinema: ha pubblicato, nel maggio 2003, il volume Gli orizzonti del cinema di Stanley Kubrick (Mario Adda Editore). Da diversi anni cura l’ufficio stampa di festival e progetti artistici multidisciplinari. Ha insegnato come docente esterno alla University of the West of Scotland (corso di laurea in «Commercial Music»).
Dopo la laurea specialistica in relazioni internazionali e il dottorato in demografia si specializza in migrazioni. Si occupa di comunità per minori e adulti disagiati. Appassionato di arte, fotografia e cinema, ha realizzato mostre fotografiche personali di street photography e architettura. Collabora come fotografo con The Next Generation Short film festival
CdA Soc. Coop. AL.i.ce. e project manager.
Collezionista, fondatore e co-direttore della galleria d’arte contemporanea Doppelgaenger (Bari) dal 2012 al 2018, art advisor, curatore indipendente; è attualmente impegnato nella direzione e produzione di diversi progetti culturali, tra cui Vettor e Trullo Ulìa, principalmente incentrati sulla rigenerazione del territorio e l’intersezione tra diverse discipline artistiche.
Specializzata in scienze dell’informazione editoriale, pubblica e sociale, ha maturato esperienze nel campo della progettazione e del management di eventi culturali. Ha iniziato a sperimentare e costruire spazi pubblici di empatia attraverso l’arte con Maap - Atelier di Arte Pubblica, associazione non profit con sede a Matera, per la quale si occupa di relazioni con il pubblico e con i partner di progetto e di pianificazione e organizzazione di eventi.
Amante dell’arte, della musica e dei viaggi, Vito Fascina è l’hospitality manager e driver del BIG. La sua spiccata propensione verso le lingue e le nuove culture lo hanno portato negli anni a ricoprire diversi ruoli. Prima come consulente turistico e assistente check-in all’Aeroporto di Bari, fino ad arrivare a Brema, dove ha lavorato come booking agent al JazzaHead, instaurando rapporti con realtà musicali straniere. Vito parla fluentemente inglese, spagnolo e tedesco, e da un anno è entrato nel team del BIG, condividendone i valori artistico-culturali, la multidiscipinarietà e la voglia di distinguersi.