BIG DREAM 2023 è un invito per tuttə noi a superare il confine labile tra veglia e sonno, un’esortazione a vivere il desiderio. Esistiamo in un tempo che ci vuole in attesa, in prestazione, fuori dal corpo o nella sua immagine funzionale al sistema. Cosa resta di noi se non recuperiamo l’istinto felice ad agire l’utopia? Siamo partitə da questo per orientare le nostre scelte, spesso scomode: abbiamo scommesso in un festival lungo un mese perché il tempo insieme, tra questioni fondamentali, è prezioso; abbiamo diffuso il BIG in tutta la città, coinvolgendo spazi/processo impegnati in attivismo culturale, per lasciare che il pubblico ci possa cercare, desiderare, farsi comunità; abbiamo programmato artistə che propongono indagini deflagranti, che affondano le loro pratiche in corpi posizionati in trame intersezionali; abbiamo immaginato momenti in cui la parola libera diventi circolarità che ci racconta il nostro decidere di essere a Sud e creare nicchie sempre più vaste di autodeterminazione sociale e artistica.
Corpo, oltre il binarismo di genere, non solo umano, maschile/femminile, in transizione, cambiamento, mutazione, fragile e vulnerabile, abile/disabile; corpo come paesaggio, violato, inquinato, oltraggiato; corpo estraneo, emarginato e di confine; corpo infinitamente piccolo, microrganismo, eppure così virale e potente; corpo invisibile, percepibile anche nella sua assenza; sostituibile, dalle macchine, dalla tecnologia, dalla robotica; corpo sempre politico, nella sua presenza e compresenza, persistenza carnale, folla, nella moltitudine degli spazi pubblici, in armonia o contrasto con la natura e le logiche del consumo; corpo come collettività, corpo-sociale, corpo che si allea con altri corpi e si potenzia in valori condivisi, nel rispetto verso le differenze, alla dignità delle persone, alla sacralità dei luoghi.
La programmazione culturale ed artistica della VII edizione del BIG film festival #ALLEANZE dal 11 al 18 dicembre 2021 estende la rilevanza dei temi sulle diversità, oltre l’umano, sorpassando la prospettiva privilegiata da un punto di vista occidentale, suprematista, abile e bianco ed abbracciando l’urgenza di decolonizzare la storia, le geografie, i saperi per rivolgersi all’intera bio-diversità (umana/animale/ambientale) con un orizzonte intersezionale, post-umano, anticoloniale e anti specista.
Quello che abbiamo presentato attraverso la selezione cinema e performance, seppur adattata alle circostanze e più concentrata rispetto alle iniziali previsioni, è già una sintesi di un mondo “altro”, di un altro pianeta: storie e personaggi che compongono già un nuovo mondo, che si buttano alle spalle l’obsoleto, che lo combattono ostinatamente, per il diritto ad esistere meravigliosamente e vivere con gioia, liberamente, in una rinnovata comunione con il cosmo.
Il sogno con cui il BIG Film Festival accompagna l’edizione del 2019 è che ciascuno sia libero di essere, diventare, amare, raccontarsi, celebrando unicamente la propria natura profonda. Il sogno è che ciascuno possa farlo in uno spazio sociale accogliente, dove non hanno cittadinanza il sospetto, il giudizio e l’odio. Questo luogo è la comunità. Per questo, il tema del BIG 2019 è “Community”.
Includiamoci tutti, senza necessità di catalogazioni, sull’unico pianeta conosciuto finora abitato. Una comunità eccezionale di esseri umani, tutti diversi, ma con eguale diritto alla vita.
Gioiosa, possibilmente.
Tuttxinclusx contiene un progetto dal messaggio universale, BIG!, di convivenza delle differenze, non solo di corpi, ma anche di generi, arti, talenti, saperi: cinema, musica, danza, teatro, performance, letteratura, teoria, didattica, formazione, produzione.